lunedì 8 ottobre 2012

Torna a casa Roma, sennò ce ne andiamo noi.

Terzo viaggio a Berlino, un viaggio strano, è come quando vai a vedere una cosa che vuoi comprare per la terza volta e la commessa ti guarda scocciata e interrogativa, nell'attesa che tu faccia la tua scelta. In senso positivo o negativo, però una scelta.
La terza volta perdi di credibilità, anche agli occhi degli amici che ti sentono parlare di Berlino come la città dove andrai a vivere tra qualche mese.
Berlino
Questo blog nasce per Berlino, perchè quando torno da qua, ho bisogno di guardare Roma, la mia città, con occhi più ironici e meno critici, altrimenti la convivenza è dura.
Fatto sta che lei o lui si fa trovare fresca, assolata, limpida. Facile e aperta, come sempre. Berlino la vivi, la guardi, la respiri, la cammini, ma non la capisci. Non capisci una parola, non capisci la parsimonia dei sorrisi, non capisci il silenzio.
Ho paura di lasciare qualcosa di faticosamente costruito, seguendo l'abbaglio di una facilità apparante o comunque una facilità da guadagnare, da zero.
L'Italia è invivibile, se non fosse così difficile e ingiusta, non seguirei questa scia di incompleta perfezione.
Vista da qui, dalla torre della tv, anche la vita dei disabili sembra dignitosa, a Roma ho visto disabili schivare auto sulla via dei musei vaticani, essere lasciati alla fermata perchè sull'autobus pieno nessuno è sceso per farli salire, a Roma il disabile non puó prendere la metro perchè non tutte le fermate sono attrezzate... Roma è spietata, arrogante e sciatta vive nell'ombra di quello che vorrebbe essere o che è stata - non pensa mai al presente.
Roma è difficile, sta piano piano prendendo le sembianze del sindaco che la amministra, ignorante, superficiale, apparente, fascista, qualunquista....potrei andare avanti per ore. Dove sei Roma?

2 commenti:

  1. ‘Roma chi?’
    Roma non sa chi è, figuriamoci se può trovare la strada di casa.
    Ha problemi di consapevolezza, di autocoscienza, di eccessiva autoindulgenza. E di memoria, anche quella spicciola. è colposamente distratta, le puoi sfilare il portafoglio senza che mai se ne accorga. È presuntuosa, pensa di essere bella e ricca tanto da rendere velleitari gli attacchi ai suoi valori. e pretenziosa quando crede di mostrare le sue qualità, pretestuosa nell’indicare gli inciampi al suo incedere.
    Berlino è invece il risultato ad oggi di chi ha superato un complesso di inferiorità indagando il senso della propria natura, cercando poi strumenti adatti ad affermare la propria personalità verso gli altri e quindi verso se stessi (o viceversa?). Fa i conti con la propria memoria, molto più breve ma anche molto intensa, e mette a sistema quelle poche cose che sa di fare bene. Domani la vedremo cresciuta, diversa, forse più bella o forse meno, ma riconosceremo delle scelte seguite alle domande e magari non tutte ci avranno convinto. Avremo capito comunque il processo logico, lei ce lo avrà raccontato con pochi non detti sui quali sarà giusto sorvolare.
    Berlino, insomma, la sa amministrare una casa e una famiglia.
    Pe’ Roma ce vò la badante.

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    1. sono d'accordo con te su ogni cosa che scrivi.
      sai che pensavo oggi, che forse il vero tracollo (quello osceno e volgare)c'è stato col cambio di nome da Roma a Roma capitale...

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