venerdì 24 febbraio 2012

Londra- Parigi in 5 minuti, passando per il flaminio




Succede che a Roma passi da Londra a Parigi in 5 minuti, attraversando via Tiepolo, al Flaminio.
Fai la tua seratina all'Auditorium, magari hai sentito il tuo concertino Jazz, oppure hai assistito a qualche incontro al MAXXI colmo di architetti pieni di sé, e a una certa ti viene fame.

Bene, io non venivo nè dal MAXXI, nè dall'Auditorium, niente radical chiccherie per me.
Un incontro di boxe, il titolo italiano dei mediomassimi.
E femmine (o anche maschi se volete) credetemi, viene fame.
(pausa allussiva...)

In una traversa di via vignola c'è una stradina chiusa alla conoscenza dei più, che chiamiamo Little London (ringrazio Melena per avermela fatta conoscere). Un vero angolo di Londra a Roma, ci girano i film...per le produzioni low budget. Un angoletto da vedere - se non fosse che chi ci abita l'ha chiuso al pubblico, ma voi rimanete lì un po' ad aspettare qualcuno vi aprirà il cancello... oppure come è successo a me l'ultima volta, aspettate, smadonnate e mentre dite "ma chi si credono di essere questi è solo una strada,, succede che un abitante esce vi sente e vi dice "guarda che il cancello di giorno resta aperto". Doh!

Parlavamo di fame, beh è d'obbligo una puntatina da Tiepolo, a via Tiepolo.
Tiepolo è un po' caro, fanno pochi piatti - ma buoni, la scelta dei vini è medio buona, il servizio cordiale. Insomma ne vale la pena, e poi da Tiepolo fai sempre quell'incontro inaspettato e spesso non voluto, come è successo a me venerdì scorso.

Se non vuoi andare da Tiepolo perchè devi aspettare 40 minuti - minimo sindacale credetemi, vai più giù, basta seguire l'odore della Senna...a destra dentro un cortile...
Al cortile del politecnico Fandango.
C'è un teatro, un cinema e un bistrot ma così bistrot, che più bistrot non si può. Grazioso sembra l'aggettivo giusto, pochi tavoli, atmosfera intima, un po' caro, ma siamo al flaminio.
Se siete alla prima (o anche alle terza e già siete nella fare "recupero") andate lì, salto a Londra- e lei/lui penserà, ammazza che chicca, poi da Tiepolo per una patata al cartoccio, e infine, la stangata - al bistrot per una fetta di torta al cioccolato e un bicchiere di vino, magari francese.
Altro che riconquista, la proposta di matrimonio è alle porte - e allora datevela a gambe.

domenica 12 febbraio 2012

RI-unione di famiglia

La mia famiglia.
Basterebbe anche solo questa frase, ma non andrò molto oltre.
Litigi, incomprensioni, silenzi, silenzi di anni, ripicche, giudizi, rancori, rimpianti, mancanza di comunicazione - in una parola, amore.
Succede a pranzo, succede che mia madre non parlava con mio cugino da mesi - guarda caso succede sempre intorno a Natale, poi può finire in poche ore, come durare svariati anni.
Succede che per caso -a tavola in 9, esce l'argomento Mercato Trionfale, il decimo parente.
Ci si scambia informazioni sui produttori, sugli effetti della neve sui prodotti - sulla cicoria di Tonino, che è meglio di quella di Gianni (si ma Tonino alle 10 ha già finito tutto, mortacci sua - penso io).
Succede che timidamente mia madre e mio cugino iniziano a comunicare, come una magia...
Il rancore sparisce, il broccolo romanesco vince.
Mercato Trionfale mon amour...

snow globe


Snow globes.
Venerdì sera io ero dentro una snow globe.
Avete presente quando sott'acqua tutti i movimenti sono rallentati, i suoni dilatati e si ha un insensato stato di piacere e calma?
Roma era così, la neve cadeva a fiocchi grandi, lenti e pesanti.
Alla finestra insieme a me altri inquilini del palazzo di fronte, col naso attaccato al vetro, increduli, stregati, ipnotizzati.
Poi non resisti e anche se fanno 2 gradi e noi romani non siamo abituati a sopportare sotto i 15, esci, sfidi la bufera (!) e il gelo (!), ma esci!
Ma di che colore è il cielo? tra salmone e giallo, le scale di casa coperte di neve, lo devo dire...
scusate ma devo farlo...
non resisto...
improvvisamente eccomi all'85 o 86! E chi se lo scorda, c'è chi si ricorda di aver visto la madonna 18 volte, io a sei anni ho avuto il mio miracolo lourdiano, la neve a Roma, tanta neve a Roma!!!
Per fortuna il romano è diventato come un vecchio, avvizzito, sclerotico, scorbutico.
Si lamenta di tutto, non sopporta niente, e "figurati se esco co' quer freddo!".
Meglio, meglio pe' me!
Perchè Roma si è svelata silenziosa, profumata, morbida, chiara e amichevole - quasi accogliente.
L'euforia che un po' di pioggia congelata è stata in grado di darmi, mi ha davvero stupita; stupore e euforia, un cocktail micidiale! Sono impazzita, l'unica cosa che non ho fatto è stato rotolarmi per terra...
Non so come sia Berlino con la neve, ma tu Roma mi fai perdere l'unico argomento che mi restava in tuo favore - il freddo di inverno non è mai tanto freddo.
Ne è valsa la pena.