mercoledì 10 settembre 2014

Che il viaggio abbia inizio

Day 31/7 Viaggio
l'aereo è pieno. le hostess sono sempre così gentili, così curate che mi danno l'idea di vivere una vita finta. Ma soprattutto mangiano cibo finto, quello dell'aereo...
Me le immagino a passare da un albergo all'altro con poche ore d'aria e poco tempo per loro e per il posto dove si trovano. Un modo di viaggiare non fine a se stesso, assurdo. Davanti a me c'è un tizio che ho sentito parlare fluentemente le tre lingue che io balbetto appena, inglese, francese e spagnolo... e ovviamente italiano. sta con la moglie e i due figli, uno dei quali è esagitato, rumoroso e chiaccherone. Certe volte divento intollerante nei confronti della libertà e incontenibilità dei bambini, perchè giustamente, irrevocabili... L'aria è tagliente come sempre e le scritte sono in arabo, anche il comandante parla arabo e ogni volta che sento parlare questa lingua resto come ipnotizzata, mi piace da pazzi!
accanto a me una ragazza asiatica e una suora indiana, che è stata spostata dalla mia parte con maleducazione da un asiatico. 
Il panino era favoloso.
Siamo arrivati a doha, chissà perchè gli aeroporti sono sempre tutti gialli di notte, hanno sempre la stessa luce, e una delle prime cose che mi capita di guardare sono le auto diverse da quelle italiane.