martedì 24 luglio 2012

Lisboa libera

Lis é un po' difficile, come tutte le città, non si svela subito.
Lis è un "percorso in salita verso la liberazione", per usare parole di un'amica.
E così è stato, il primo giorno, complice un'alzataccia alle 4 di mattina, lei è rimasta sulle sue, svelando solo il pizzo della sottoveste e facendo intendere che non sarebbe stato facile averla.
A vedere la mappa, che poi è quella che getta più fumo negli occhi, Lis sembra una donna normale, invece è giunonica, le sue curve alte e profonde, sono così improvvise che lasciano chiunque perplesso a domandarsi, ce la faró mai? Basta fidarsi delle scale, che come lunghe trecce si adagiano sui sali e scendi di questo corpo sinuoso, e ti guidano nei punti più impensati.
Quando finalmente ti arrendi alla fatica come necessaria e alla voglia di lei - nonostante tutto, lei si lascia scoprire, lentamente si apre e ti illumina, raggiante con quella pelle lunare, composta da mille tasselli che brillano al sole accecante, quel sole brillante che viene dal mare.
Solleticarla con il cammino in lungo e largo, in alto e in basso, è appagante, ogni scalino ti libera dalla pesantezza, sono arrivata con le scarpe piene di sassi (tanto per fare una citazione) e riparto luminosa, ristorata e rinfrescata.
Chissà che i sassi che ho lasciato lì, non andranno a infilarsi nelle trecce di questa donna magnifica e che non siano proprio loro, i miei, come quelli di tutti i fortunati viaggiatori, a renderla così viva, così avvolgente?

domenica 22 luglio 2012

fanatica meno meno

lisboa non è fanatica. lisboa è come una delle donne dei film di Almodovar, articolata, femmina, lunatica se vuoi anche sofisticata nella semplicità.
siamo così abituati all'artificio come sofisticazione, che il ritorno alla semplicità è un'ulteriore sifisticazione.
lisboa non è fanatica, non se la crede, tantomeno se la tira. è lì che si lascia scorrere in silenzio, senza autocelebrazioni in una sobrietà a tratti sconcertante.
potrebbe essere la protagonista di una canzone di De André, femmina un po' lamentosa, cantilenante, che si da tra vicoli fetenti e baretti infami.
in questo momento nel punto in cui i grandi navigatori facevano ritorno dalle spedizioni alla scoperta del mondo, un grande veliero a vele gonfie di vento mi avverte del suo imminente passaggio, allora un po' fanatica lo sei anche tu, lisboa!

bradipo lisboa

bisogna liberarsi del passo veloce, del respiro affannato, e recuperarsi in una dimensione flemmatica. chissà se è il sabato mattina che rende questa città piena di sbadigli e assonata. bradipo lisboa
la domenica non è da meno, si inizia con un pateis che è quasi ora di pranzo, evitando accuratamente il serpente fuori dalla pasteleria museo. capisco fare la fila per il monastero ma per una tortina ripiena di crema, no. va benissimo il baretto di fronte..

venerdì 20 luglio 2012

M'azurka

che poi è un ballo lento, piccoli passi, intimi, quasi timorosi.
l'atmosfera è ovattata, sarà l'umidità a darle una mano, ma sembra di stare in un'altra epoca, le ragazze hanno gonne lunghe, alcuni sono scalzi, tutti molto sudati, ma sorridenti e festosi.
chi come me stenta e non si arrende alla vergogna.
chi guarda e la paura non la vince ma vorrebbe.
sembrano passi facili, a vederli sembra un gioco da ragazzi.
la mazurka e tutti gli altri accompagnano a suon di note antiche, umide e conviviali serate tra sconosciuti che girano, saltano, procano, si toccano, si annusano, ballano.
io nella mia bolla, col mio cavaliere, ho quasi volato.

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Sfatta Roma

la mattina presto a roma in centro mentre vai a lavoro è ben visibile la violenza spesso volgare che questa citta è costretta a sopportare tutte le notti da parte di turisti troppo spesso ignari o di romani cafoni e sciatti...
mi capita che camminando mi trovo a dover schivare di tutto, bottiglie rotte, bicchieri, abiti, bucce di anguria, escrementi...
per chi come me, frequenta poco il centro storico la notte, camminando la mattina da queste parti pensi che la notte prima è successo di tutto... non mi piace trovarla cosi la mattina, sfatta ancora un po' ubriaca e fetente, soprattutto perchè non sono convinta che lei abbia partecipato al festino in modo consenziente.

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