lunedì 4 febbraio 2013

A casetta

Prendo spunto dal post precedente per raccontare di un posto da vivere.
Ho riflettutto su cosa mi avesse infastidito del circolo caracciolo e ho capito che non me lo sono sentito addosso, arredamento super studiato, si ma per chi? lo sanno gli architetti che non basta mettere insieme 4 assi per fare un'atmosfera?
A Garbatella c'e un posticino che non è un circolo Arci ma ne ha tutta l'aria...
Casetta Rossa, è un progetto, un'idea, un posto da vivere... casetta rossa ti accoglie come una casa, appunto.
Io ci vado a mangiare, altri ci fanno politica, altri imparano a cucinare, altri giocano...
Cibo molto buono, semplice, niente pretese, niente fronzoli, i vegetariani trovano ristoro e appagamento dei sensi! Il vino è della casa...
I tavoli e le sedie hanno un po' di anni sulle spalle, così come anche il camino, i libri alle pareti, la scritta di De Luca..
Poi c'è Peppe il ragazzo che serve ai tavoli, ma in realtà gli chiederesti di sedersi con te ogni 5 minuti!
Casetta ti avvolge, casetta ti unisce, la gente è gente del quartiere che si fai cazzi suoi. Per quanto sia un posto schierato come progettualità, Casetta si salva dall'appellativo chic, è solo molto cheap.
Andateci, conoscetela, fatevi accogliere, casetta è una donna dalle grandi tette, che cucina da Dio, tiene a bada i bambini- anche quelli degli altri, e quando il casino scema, si siede a tavola con un bel bicchiere di rosso una bella sigaretta e chiacchera di tutto, anche di politica.