lunedì 20 gennaio 2014

ARoma Amore

Roma, Firenze, Milano, Washington.
E' dove si trovano i miei amici, quelli con la A maiuscola.
Stasera erano tutti con me, sono sempre tutti con me, anche se non sono tutti a Roma.
Quando mi devo prendere cura dei miei amici gli faccio la "cenetta Bistrot", è una cena composta da solo "confort food" tante cose, tutte semplici e cucinate con Amore.
E avrei voluto prendermi cura di voi come voi fate con me, ma solo in due hanno beneficiato della cenetta.

Crostini spinaci e provola affumicata

4 fette di pane tipo lariano
150 g spinaci di Gianni del Trionfale
20 g burro coop (che in realtà è molto di più, ma scrivere più di 20 g fa cafone e mi sentirei molto in colpa e consapevole di averne mangiato molto di più)
50g provola coop (come sopra - abbondate)
sale, pepe e noce moscata

prendete il pane e tostatelo appena, ancora caldo toglietelo dal fuoco e strofinateci sopra un po' di burro, da tutte e due le parti, perchè quando lo metterete a bruscare la parte sotto diventa untina e super croccante.
Dopo aver messo il burro, prendete gli spinaci (che se non vi sentite in colpa, prima avrete ripassato in padella con latro burro e parmigiano) e mettene un po' sulle fette di pane, mettete un ricciolo di burro, sale, pepe, noce moscata e adagiate sopra delle belle fettine di provola affumicata, mettete in una teglia e infornate a 190° fino a quando non saranno belli abbrustoliti....e voi non lo sapete ma loro saranno abbrustoliti e untini per benino anche sotto.

Feta al forno con miele e noci 

Feta 150 g
Miele 5 cucchiaini
Noci 1 cucchiaio  

Prendete la feta, fatela a fette e riponetela su carta forno, sopra adagiate alcuni cicchiaini di miele e spezzettate delle noci, spedite in forno per 10 minuti a 190° et voilà... difficile è?

Funghetti ripieni

I funghi ripieni so na svolta, ogni volta ci metto qualcosa di diveso e vengono sempre buoni.

Champignon interi 300g
1 uovo
1 cucchiaio di parmigiano
stracchino 50 g
a piacere e non per i vegetariani 1 fetta di guanciale

Lavate i funghi, bene, non fate i pigri, sennò ve magnate la terra.
Togliete il gambo e conservatelo per periodi di magra e di stanca.
Sbattete un uovo, mettete sale e pepe.
Disponete le teste dei funghi sulla teglia, ovviamente la parte vuota verso l'alto, riempiteli con lo sbattutto d'uovo, una noce di stracchino, parmigiano e se volete una striscetta mini mini di guanciale.
Informate a 190° per 20 minuti...

giovedì 9 gennaio 2014

Certe notti

diceva il Liga, e aveva ragione, cazzo se aveva ragione.
Se non l'avete capito questo è un post nostalgico chic, non per stomaci deboli, se volete ride, leggete il post precedente.
Per vari motivi, ultimamente mi trovo spesso fuori a vagare per Roma, di notte.
E mi dispiace, mi dispiace aver detto e pensato cose orrende di te, averti paragonata a Berlino, in modo arrogante e strafottente, denigrandoti, insultandoti...
Perchè stai sempre lì, nonostante tutto quello che succede, sei lì che ci accogli, senza giudizio, senza freni e ci lasci fare quello che ci fa stare bene, quello di cui abbiamo bisogno... Come diceva il Liga "fin quando fa male fin quando ce n'è.

Respirarti la sera e la notte mi da un senso di certezza, quelle cose certe, che ti ci puoi giocare qualsiasi cosa, tu ci sei e sei pronta a consolarmi.

Perchè Roma è proprio così, si lascia vivere, usare, stropicciare e ti trasmette familiarità, sempre, nonostante tutto.
Perchè sei così Roma, sei una stronza sciatta, ma casa tua è sempre aperta per chi ha bisogno e ti riveli in aliti di solidarietà che sono rari e per questo totalizzanti.
Casa mia sei tu, sei tu a Garbatella, San Lorenzo, Prati...
nei locali che frequento, con le persone che mi si cingono intorno.

Sei tu con la tua luce inconfondibile, casa mia è invivibile, mentre fuori, da te si respira.




mercoledì 8 gennaio 2014

Swing, cucito e zappa.

o sei dentro, o sei fuori.
succede a Roma oppure succede e basta... (era tanto che non lo dicevo).



























Per essere dentro ci sono tre cose che devi assolutamente saper fare nella Roma del 2014:

- ballare swing
- fare un orlo
- coltivare verdure nello spartitraffico

Semplice, siamo tornati al 1940.
Come non ve ne eravate accorti? Vabbè fortuna che c'è il mio blog che vi tiene aggiornati.

Luca è colui che per primo ha respirato il vento che stava per soffiare sulla nostra città, lui è il guardiano delle tendenze underground di questa città, semo tutti bravi quando abiti a san lorenzo e sei azionista di maggioranza del palazzo.

comunque lui lo diceva già quest'estate, era giugno, e mi ricordo che ho pensato tra me e me... "Swing, swing, swing...mmm no, non mi viene in mente nulla" così ho chiesto, "che tipo di ballo è?" e lui "Anni 40, con le magliette a righe" e io ho pensato "Ahhhh le megliette a righe, questo s'è fumato il cervello". Così non diedi importanza all'incredibile rivelazione che mi stava facendo. Non avevo capito che mi stava dando la chiave per non restare chiusa in casa tutto l'inverno. Ma io non capii la portata della dritta, ed ora eccomi qua, a guardare una città che rimorchia alle serate di swing...serate a cui io sono rigorosamente esclusa.
Sono tipo una setta, se non balli sei fuori - che mi verrebbe da dirgli, "ah belle fino a du' mesi fa ballavate la taranta ed era il non plus ultra, ma vaffanculo" ma ogni volta cedo alla diplomazia e dico "Vabbè fammi sapere se inizia un corso in qualche sottoponte occupato".

Aggiornatevi gente, o ballate swing o si preannuncia un'estate dura!
E se lo fanno al forte, potete crederci!

L'altra tendenza è il cucito, si avete capito bene. Se non sai trasformare quella minigonna che mettevi a 15 anni stile nonèlarai in un tubino super elegante, sei out.
la chiamano Refashion, ovvero fashion del riciclo, e questo un po' si ricollega al mio sogno di avere un non lavoro, sai che bello trasformare calzini in reggiseni tutto il giorno? E invece ho a che fare con excel e analytics tutto il giorno...

vi consiglio loro, sono un gruppo di ragazze e hanno sede a garbatella.

Ultima ma non per importanza, è la tendenza a coltivare le cipolle sul marciapiede e condividerle con gli operatori dell'AMA.
Quialsiasi spazio è coltivabile, riprendiamoci gli spazi...
Così succede che alcuni di noi affascinati dall'idea di cogliere l'insalata piuttosto che comprarla al supermercato, pensano che fare l'orto sia divertente. Ignorando il freddo, l'umidità, gli schifosissimi insettacci malefici, e tutte quelle immense rotture di cazzo che comporta fare l'orto...daltronte se non esistono più contadini un motivo ci sarà....
Quindi amici l'orto è bello, sono d'accordo, quando lo vai a vedere, ma non pensate di mangiare cipolle senza aver sudato!

loro, che sono amici miei, so' bravi.