martedì 15 ottobre 2013

ROMAnzo criminale

Non so se sono i trent'anni (trent'anni e passa, nun comincià a rubà).
Ma da un po' di tempo vedo le cose in modo diverso.
Mi capita di assistere (più che partecipare) ad alcune serate romane e di avere strani pensieri di sottofondo.
Ci sono dei locali a Roma che la fanno da padrone nel mondo fighetto-radica. Locali che sembrano tutti uguali tra loro, sorgono in contesti post-industriali/popolari e hanno pressappoco lo stesso look.
Look anni 70, tavolacci di legno (da 2.000 euro l'uno), sedie di alluminio, stampe retrò, colori che variano dal carta da zucchero al carta da zucchero a righe, fino ad arrivare al carta da zucchero a pois.

Che poi qualcuno mi spiegherà perchè carta da zucchero? Incartavano lo zucchero con una carta di quel colore? Non citerò quello che dice Wiki in merito, perchè c'è della fantasia, ma tant'è.
Dicevamo? Ah si, l'arredamento... vabbè avete capito no?

Non voglio dirlo, perchè poi pare che faccio una crociata (contro me stessa poi) ma insomma un po' radical chic, per dirne uno a caso.

Vabbè, da un po' di tempo dicevo, ho una strana sensazione, sembra che questi locali siano davvero tutti uguali, così uguali che sembra esserci un'unica mano dietro.

Tutti alla moda, tutti frequentatissimi, tutti pretenziosi.

La domanda è: e se davvero ci fosse una mano sola?

Un gruppettodi pochi investitori, che gira che ti rigira sono sempre gli stessi.

Una banda che si è presa Roma e la sta rendendo tutta uguale. Individuando un target che va dal radicalone al coattello di Roma est.
Come possono Radical chic di Testaccio, Trastevere, Garbatella, Monti, Prati e San Lorenzo, convivere e amare lo stesso locale dei coattelli fighetti di Trieste, Parioli, Prati, Ponte Milvio, Flaminio?
Ma certo che possono, cambiano solo i negozi dove comprano i vestiti nulla di più, per il resto parliamo della stessa gente, tiè magari i primi vanno al Quattro Fontane invece i secondi all'Adriano...ma in fondo stiamo là, perchè i primi i film che vedono al Quattro Fontane non li capiscono.
Se non fosse che la cosa mi puzza, mi puzza che queste persone riescano ad aprire (e chiudere, vedi Cofee Pot e Casa Clementina) locali in pochissimo tempo, arredarli e riempirli di personale.
Mi puzza che non incontrino difficoltà con i permessi, la burocrazia, la malavita...


Ma quanto mi ha fatto male a me Romanzo Criminale (serie e film)? Quanto mi ha fatto vedere una Roma sulla cresta di onda che rimesta merda?

Tutto questo mi sembra un losco giro degno della banda della magliana.

Forse sono troppo impressionabile, ma certe volte ho davvero l'impressione di bere soldi sporchi e mazzette.

Giudicate voi.
















  


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