lunedì 5 dicembre 2011

In vino allegritas (vecchio post censurato - ora sdoganato)

Venerdì sera come tanti altri.
Anzi no venerdì sera che cerchiamo di rendere diverso dagli altri.
Allora la scelta è tra la vita associativa di viaggiatori e la vita associativa di viaggiatori.
Segliamo la prima.
C'è sempre Carlotta di mezzo - si sempre lei... ma non solo.
La serata è piacevole, ma io mi sento sento un po' sotto i riflettori e c'è sempre bisogno di quel mantra, "non stanno guardando tutti a te" che piano piano diventa "non ti si fila nessuno"...
A fumare fuori c'è il target preferito e infatti si chiacchera, si solidarizza per un motivo di comunanza abbastanza frivolo, parola che tornerà.
Su una delle panchine un tipo. Zitto, osserva. Barba, capelli arruffati, zitto osserva e forse ascolta - dopo ne varei avuto la certezza.
Si mangia, si beve, rimedio pure l'offerta di un cocktail, wow, erano anni che non mi capitava, e puntualmente mi chiedo, ma dove cazzo sono stata fino ad ora? Com'è che mi sento così nuova qui a Roma, a Testaccio, in un angolo qualsiasi.
Nuova non sono, ma neo-novella si. Ovvero di nuovo novella, perchè dopo un po' perdi i crediti e devi riconquistarli e accumularli, come all'università ci sono i crediti formativi, qui ci sono i crediti socializzativi...
Torniamo al tipo, chiamato Marcus, ma che di Marcus ha ben poco. Lui osserva e ascolta - ne sono certa, si ricorda dove lavoro e che ho un blog.
Non è necessariamente indice di interesse, ancora lavoro sull'evitare la modalità "o ti piaccio o è inutle che parliamo" bene sarà stato il vino - troppo di sicuro, ma questa modalità non è mai diventata operativa stasera.
Marcus non parla, e allora io come una gatta che sfruguglia una lucertola immobile al sole, ho iniziato a chiedere, fare domande - il livello di vino era sempre troppo alto.
I filtri erano sottili, il coraggio di spessore.
Marcus non mi ha detto che lavoro fa, ma è stato al gioco del quiz, ha provato a chiedermi più volte il nome del bolog ma senza successo.
Alla fine, forse snervato dalla mia conversazione estrogenina, si alza e se ne va.
E io soddisfatta e non risentita, ho superato l'ostacolo, ho attaccato bottone con uno fuori da un "locale".
Ci sono i cani da tartufo, io sono una donna da obiettivo.

Tornando a casa, faccio il mio irrinunciabile gioco del cerca la canzone da cantare a squarciagola e la radio raramente mi delude, ma stasera mi stupisce - Uccidimi dolcemente con questa canzone.
E di canzoni in questi ultimi giorni ne ho "scambiate" parecchie, come le figurine a 10 anni...
http://www.youtube.com/watch?v=7YAEWrnOtrY

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