mercoledì 16 luglio 2014

#onthetop

soundtrack

pensavo che i tetti di Roma sono come le tette di Roma. Un posto accogliente dove guardare le cose da un'altra prospettiva.

Non so come sia stare sulle tette di una donna, ma posso immaginarlo.

Mi è capitato di fare un bagno di romanticismo sulle tette di Roma, poche sere fa.

Altezza, Aria, Respira, Silenzio, Ampiezza, Visione, Luci, Lontananza, Vicinanza, Grandezza, Astrazione.

Da lassù tutto cambia, sembra che la Roma fetente, quella sporca, aggressiva e ansiosa sia solo un vago ricordo. Come in un film di fantascienza, dove i protagonisti si trovano in una sorta di bolla di astrazione e fuori impazza un clima apocalittico.

Sei così, bisogna ammirarti da altre prospettive, bisogna cullarsi tra le tue tette, tra le tue natiche, sulla schiena, bisogna trovarti impreparata, di sfuggita in un momento di silenzio in cui ti lasci vivere da fuori.

E la tua influenza magnifica sa esprimersi al meglio, Roma sei bella dall'alto. Perchè mi fai sentire davvero piccola, le tue tette sono uno spettacolo.

Poi da quassù arrivano prima gli uomini della Luna.



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