martedì 17 aprile 2012

Autoanalisi

è bastata la decisione di andare a vivere insieme alla persona con cui sono sentimentalmente legata per mettere in sospeso tutte le attività che amo.
Io non sono una donna relazionalmente multitasking.
Se mi innamoro non esiste altro.
Solo che a 31 anni il tempo che intercorre tra l'accorgersi dell'innamoramento e sentirsi abbandonata da tutti - quando sei tu la stronza che ha ignorato tutti per mesi - si è notevolmente accorciato.
Ci attestiamo sui tre mesi, anche se ad oggi devo dire che ho ancora qualche difficoltà a gestire tutte le relazioni amicali con quella sentimentale...
Oh sia ben inteso, tra la prima fase e l'ultima c'è il mondo dell'amore, sesso di qualità anche se in quantità, vino, cene, chiacchere, insomma tutto quello per cui sei molto bendisposta a ignorare il mondo intero, te ne strafotti di quello che fanno o non fanno gli amici tuoi.
Qui non posso che avvalermi delle parole del mio amico Malinconico:
L'amore, se posso dire come la penso, è una malattia della dignità. Agisce per picchi e inabissamenti. Compra e vende. La riconosci subito. Ha dei sintomi, - come dire, sintomi che non ti sbagli.
Intanto ti fa sentire un eletto. Ti manda in giro a osservare la gente per compatirla. Sotto sotto, lascia passare l'idea che non siamo tutti uguali. Non è vero che quando sei innammorato il mondo ti sembra più bello, è solo che lo guardi dall'alto in basso.
(...)
In altre parole, quando ti innamori diventi un qualunquista di merda. Peggio, un cafone arricchito, che appena fa un po' di soldi copre di apprezzare le cose che schifava quando non se le poteva permettere (...).
Questo tipo di coglionaggine, che coniuga rigurgito qualunquista e anelito metafisico, oltre a compromettere reputazioni faticosamente costruite e interrompere amicizie ventennali, può avere ricadute molto serie in circostanze di elezioni politiche, per cui bisogna preoccuparsi del voto degli innamorati.

Poi c'è la malinconia cosmica, ma ne parliamo un'altra volta.



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