giovedì 12 gennaio 2012

Barcel-Roma


Già, non succede a Roma questa volta.
Ma Roma c'è, sempre lì nella mia testa.
Ed è così, quando visito una città europea, Roma è il metro di giudizio - talvolta mi stanco a farla perdere sempre e quindi la sostituisco con Berlino, lei no - anzi lui - perchè Berlino è maschio, non perde mai. Sempre che non si parli di meteo, ma io non parlo di meteo.
Barcellona l'ho assaporata appena, è assurda questa mia strana ricerca di una indefinita dimensione in una città che non conosco.
Aspetto l'attimo in cui mi sento a mio agio. E' un attimo solo, a stento lo sento, ma c'è. E quando arriva, arriva anche Roma - non Berlino. Arriva il paragone, l'atmosfera, è questo quello che ricerco. Il quartiere un po' trasandato, che ti accoglie e non ti giudica. Il quartiere che si lascia toccare, annusare e talvolta bere. Il quartiere dove non ti senti un elefante in un negozio di cristalli, come mi sono sentita a camminare nell'Exaimple.
E' Gràcia, è El Raval, un po' Friederickstein, Pigneto o San Lorenzo, un po' così!

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